a 10 contro i nostri azzurri. Noi all'undicesimo posto del ranking mondiale siamo usciti tra gli applausi assordanti del pubblico dopo una gara tenutasi sul filo del rasoio fino alla fine del primo tempo quando, sul punteggio di 13 a 7, Mirko Bergamasco ha mancato di un soffio la meta che avrebbe portato i nostri azzurri (contando l'eventuale trasformazione) in vantaggio.
L'orgoglio del rugby italiano contro i numeri uno, la costanza e l'allenamento di atleti che vanno al di là di questa definizione, che, per le caratteristiche della disciplina, si avvicinano più a dei guerrieri che a degli sportivi. Una gara che, come sempre accade nelle partite di rugby, ha trascinato e ha reso pertecipi tutti i tifosi e gli appassionati in una maniera interattiva, frenetica e più che coinvolgente.
Ormai non siamo più la sorpresa, ci siamo confermati degni di essere tra i migliori, anche in seguito alla vittoria della settimana prima contro le isole Tonga (dodicesime nel ranking mondiale) mantenendo saldamente la nostra posizione. Sergio Parisse, Andrea Lo Cicero, Martin Castrogiovanni sono solo alcuni dei nomi che hanno reso, dopo anni di lotte, sacrifici, sudore e tenacia, la nostra nazionale tra le più forti al mondo.
Aspettando ora il prossimo sei nazioni che si terrà tra febbraio e marzo 2013 sono più che mai convinto che i nostri beniamini ci possano regalare ancora molte emozioni.
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