A.S. Regali
A.S. Regali...mi sembra che da un paio d'anni spesso la nostra Roma si stia trasformando in una sorta di squadra di beneficenza. Purtroppo oggi più di altre volte la cosa brucia perché il gentile cadeau é stato recapitato ai nostri cugini d'oltre mura. Ma se si guarda anche solo a questo campionato iniziato da 12 giornate si troveranno almeno altri 4 presenti tra Juventus (perché la Roma non scese proprio in campo), Bologna, Udinese e
Parma. Anche solo pensare ai punti relativi fa davvero male. Ma la sconfitta di oggi secondo me é un pò diversa dalle precedenti.
Parma. Anche solo pensare ai punti relativi fa davvero male. Ma la sconfitta di oggi secondo me é un pò diversa dalle precedenti.
Togliendo l'incommentabile partita di Torino, negli altri casi citati il problema centrale credo sia stato la cronica fragilità difensiva dovuta al tipo di gioco chiesto dall'allenatore, che in serie A porta a molti più gol presi rispetto alle serie inferiori. Oggi le cose credo siano andate diversamente. La Roma nei primi 15 minuti ha davvero messo sotto i cuginetti, che visto l'enorme turnover fatto in coppa non potevano appellarsi a nulla. Ma dopo il meritato vantaggio la squadra ha misteriosamente cominciato ad arretrare per cercar di ripartire, cosa totalmente non zemaniana. In realtà però la Roma non ha rischiato nulla fino alla papera del giovane Goicoechea (che credo abbia varie attenuanti vista l'età e soprattutto la quantità d'acqua scesa sull'Olimpico), a cui purtroppo s'é aggiunto un gol piuttosto fortunoso di Klose (che comunque ha il rarissimo talento di essere sempre al posto giusto), dopo un tiraccio di Hernanes rallentato ad arte dalle pozze sul terreno. Ma francamente nonostante questo non ho visto una Roma allo sbando o persa. Ha ripreso ad attaccare e poco prima della fine del primo tempo aveva ripreso a controllare il gioco. Ma purtroppo proprio in quel momento il nostro DDR ha commesso una di quelle ingiustificabili reazioni che a volte si vedono sui campi di calcio. Con quel pugno rifilato al suo strattonatore Mauri, Daniele ha messo fine alla partita. Solo il carattere della squadra e francamente la pochezza della Lazio hanno fatto si che in pieno recupero avessimo ancora la possibilità di pareggiare, nonostante l'ulteriore regalo di Piris ad inizio secondo tempo.
Da questa ricostruzione si possono desumere de cose: 1) come quasi al solito la squadra c'é o meglio ci sarebbe, più di altre volte anzi, ma ancora una volta ci siamo messi in una situazione in cui serviva l'impresa per portare a casa qualche punto. Ma per sua definizione l'impresa non é qualcosa di ordinario e di facilmente o costantemente ripetibile, ed infatti non ci si é riusciti. 2) sono stati decisivi gli errori dei singoli mentre il collettivo ha retto, ma particolarmente grave é stato l'errore di De Rossi. Sia per i motivi già elencati, sia perché c'era tutto un secondo tempo da giocare contro una squadra non irresistibile anche se tosta, sia perché per la prima volta Zeman lo aveva schierato nella SUA posizione. Un'occasione d'oro gettata al vento come potrebbe accadere ad un ragazzo alle prime armi, da parte però di un veterano di quasi 30 anni. Anche se io non discuto il valore assoluto del giocatore, penso che effettivemente ci sia una questione De Rossi.
Non credo che sia meglio per la Roma venderlo, non penso che siano 3 anni che non giochi o che non sia più lui (a parte a volte i fenomeni assoluti, nessuno riesce a dare il meglio se l'intera squadra non gira mai o quasi), ma di sicuro non é più sereno e lo si vede. Tutti conosciamo le sue vicende e nonostante i soldi dello stipendio (a cui molti fanno sempre riferimento) credo che pesino molto di più. A tutto questo credo vada aggiunto un ambiente unico in grado da un lato di coccolarti come nessuno, dall'altro di discutere anche l'indiscutibile (non mi stupirei se alle prime 2-3 partite sbagliate da Totti ricominciassi a sentire e leggere che é finito e ha fatto il suo tempo). Ma su De Rossi la questione mi sembra diversa. Come penso da un pò temo che nonostante per la Roma sarebbe un grosso danno, per lui come uomo potrebbe essere meglio cambiare e andarsene. A meno che davvero non lo si metta al centro del gioco di una squadra retta da un allenatore più normale che non esponga lui e il resto del gruppo alle tensioni che da due anni viviamo. Ma comunque il suo non saper gestire il nervosismo in particolare del derby a quasi 30 anni resta un preoccupante campanello d'allarme per lui e per la Roma.
Tornando alla stagione della Roma purtroppo e per fortuna mi sembra sempre più chiaro che dipende tutto da noi. Abbiamo i giocatori, abbiamo il carattere, abbiamo un be gioco offensivo, ma dobbiamo smetterla di far regali: che siano decine di minuti, tempi interi o clamorosi e banali errori come quelli di oggi. Possiamo fare male a tutti e non temere nessuno, ma dipende da noi...E BASTA!!! Come ho già scritto, se poi anche la società decidesse per una volta di non puntare tutto sul cavallo più affascinante e sregolato le nostre possibilità salirebbero vertigginosamente. Ma alla fine di tutto...SEMPRE E COMUNQUE FORZA ROMA!!!
Led
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