martedì 4 dicembre 2012

News of the week 26nov - 2dic 2012

          1   Ilva: segni dal cielo
    
 
   La mattina di mercoledì 28 novembre il colosso italiano della siderugia, da molto tempo nella bufera per vari motivi e in banca rotta da pochi giorni, ha subito un imponente attacco dal cielo. Una tromba d'aria aiutata da pioggia e fulmini ha riversato la sua forza distruttrice sull'Ilva di Taranto. I danni sono ingenti, i fulmini hanno colpito una torre alta 80 metri, una massiccia mole di cemento è caduta sugli stabilimenti della fabbrica. Una grossa nube di fumo e
fiamme hanno avvolto l'edificio per ore e un operaio è morto.
   L'evento, possiamo affermare con preoccupazione, è più che mai divinatorio. Un chiaro segno del cielo ha voluto punire ancora una volta una città già martoriata sotto ogni punto di vista, adesso sta all'uomo interpretare questo avvenimento ma come sempre lo farà in maniera errata.
  

  2   Quel cane di Sallusti è stato arrestato

    
    La vicenda giudiziaria del direttore de"Il Giornale" Alessandro Sallusti si complica e il giornalista diventa l'eroe nazionale per la libertà di stampa. Accusato di diffamazione per aver pubblicato sul suo quotidiano un articolo anonimo e condannato ai domiciliari Sallusti ha deciso però di non scontare la pena ed evadere. La mattina di sabato primo dicembre il giornalista è stato prelevato dalla sede della sua testata e processato per direttissima, rischiando una pena che va da uno e tre anni.
   La mossa può o meno eroica di quel cane di Sallusti ha diviso l'opinione pubblica. c'è chi lo considera il paladino della democrazia chi invece pensa sia un pagliaccio al quale dovrebbe succdedergli ancora peggio. Il buon giornalismo non scrive articoli anonimi nè false notizie, può essere tendenzioso, questo è plausibile, ma non può gettare infamia nascondendosi dietro il sacrosanto diritto di essere liberi dire e scrivere ciò che si vuole purchè sia documentabile.
   Altrimenti io potrei benissimo dire che Sallusti era d'accordo con i poliziotti e con i giudici  riguardo la sua evasione e che il processo per direttissima è solo una messa in scena.
 
 3   La Palestina nell'Unesco

   Una bella notizia funestata da incomprensibili proteste. Così si potrebbe commentare il riconoscimento della Palestina da parte dell'Unesco. In realtà si tratta dell'ultimo atto di una questione che va avanti da fine ottobre e può essere il viatico che porterà anche il riconoscimento dell'ONU. Ma quel che rovina tutto sono l'ira autolesionista d'Israele (solo con uno Stato dei palestinesi può sperare nella pace) e le proteste degli USA, terra di libertà che al contrario dovrebbe ben capire come si tratti di una bellissima notizia.


4   Sanità privata?
  

     
   C'è chi già ha gridato allo scandalo indignandosi per le dichiarazioni del premier Mario Monti riguardo la sostenibilità finanziaria della sanità italiana. Più che altro l'indignazione deve permanere nei confronti dell'attuale situazione in cui questa versa ormai da troppo tempo più che nei confronti di una giusta e necessaria proposta di riforma. L'Italia ha sempre avuto un'inspiegabile e quantomai atavica paura per i cambiamenti e ancor di più per il "privato" la cui avidità ferisce nel profondo la sensibilità degli italiani.
   Sebbene Monti abbia esplicitamente ribadito che la sanità italiana è e resterà pubblica ha altresì affermato l'esigenza di nuove forme di finanziamento vista l'insostenibilità economica e gli enormi sprechi di quest'ultima. Una normativa che mantenga il diritto gratuito all'assistenza sanitaria ma che al contempo protegga dalla bancarotta la nostra eccellenza medica attraverso una partecipazione finanziaria da parte dei privati, senza avere alcun timore di pronunciare questa parola.

5    Primarie PD...the winner is..



        ...Bersani. Come da pronostico é lui il vincitore, ma si deve registraere un non scontato 40% di Renzi. Ora si passa a quel che più conta: scegliere un programma convincente e funzionale per l'Italia. Ma la notizia vera di queste primarie restano i dati sull'affluenza che segnalano come gli italiani, se le cose sono fatte seriamente, sono pronti a scendere in campo e riaccostarsi alla politica.




6   Anche Profumo difende le scuole cattoliche


  
   Anche il ministro Profumo si aggiunge così alla schiera degli aperti sostenitori dell'esenzione dall'IMU per le scuole cattoliche. In se per se potrebbe anche straci come posizione, perché si tratta comunque di strutture che forniscono un servizio dall'indubbia utilità sociale, ma il tutto é a pagamento (più che profumato tra l'altro). Il problema vero però nasce dal fatto che da quando ho memoria sento parlare di tagli alla scuola pubblica (per non citare la sanità) e al contempo di esenzioni e privilegi per la compagine privata, in particolare se cattolica. In un momento di crisi come questo é INACCETTABILE. Uno Stato laico, ma soprattutto indipendente e serio, in questa fase più che mai DEVE concentrare le poche risorse diponibili a sostegno dei servizi pubblici, tra i quali ha un ruolo primario la scuola. Tutte quelle strutture scolastiche non pubbliche, indipendentemente dalla loro natura, non possono godere di privilegi di questo tipo. PUNTO.

 

                                                                 7   L'ultimo album di Guccini 


  
   L'ultima thule sarà anche l'ultimo album di Francesco Guccini. Il cantautore modenese ha infatti annunciato che non crede che ne farà altri, citando sue testuali parole: la musica é robba tua!!! a te l'onore. Ma il nodo della questione Guccini non è in sè e non si trova in questa eclatante dichiarazione dell'autore emiliano, sta piuttosto nel fatto che in Italia non vi è ricambio generazionale in nessun ambito tantomeno nella musica. Con tutto il rispetto per la carriera di Guccini, il grande cantautore rimane un interprete del passato e non può cedere lo scettro a nessun altro poichè non c'è innovazione artistica. Inoltre non vorrei pensare che la shock dell'addio alla musica e il periodo in cui viene fatto uscire quest'album non siano soltanto una trovata pubblicitaria che bene si intona con il concetto commerciale e consumistico che ha assunto la musica in Italia oggi più che mai.

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