lunedì 7 gennaio 2013

Napoli amara per la Roma

   Purtroppo la prima del 2013 per i giallorossi é stata una giornata davvero nera. Di iella nera! Una partita storta, nata male e finita peggio. Subito sotto, col Napoli che poteva impostare la partita come meglio credeva, Tagliavento che come al solito é stato una spina nel fianco e vari tiratori imprecisi davanti alla porta. Se poi di fronte hai un Cavani in stato di grazia che avrebbe preso la porta anche bendato e su una gamba sola, allora capisci che c'é poco da fare.


  
   Pronti via, dopo 4 minuti già sotto causa palla persa malamemente e centrocampo bucato come fosse trasparente. Purtroppo capita e a noi é capitato subito. Cavani non perdona. Ma la Roma non si é persa d'animo, anzi ha iniziato a macinar gioco e a dominarlo. Ma le occasioni create, come quella di Destro messo davanti alla porta da Totti, sono state tutte sbagliate. A volte malamente. I nostri avversari hanno invece trovato il raddoppio su un gollonzo di Cavani (ancora), a cui arriva una palla sporchissima che colpisce male e forse viene deviata da uno o due piedi dei nostri difensori. Risultato: la palla scavalca Goicoechea. La Roma non crolla nemmeno allora. Ancora azioni e qualche occasione. Nel secondo tempo il copione non cambia. C'é un Napoli forsennato nel suo pressing e pronto a ripartire e una Roma mai doma che cerca di infilarsi in mezzo alle maglie strettissime dei difensori avversari. Ma nulla da fare, complice anche un campo infame. Su calcio d'angolo arriva il 3-0, sempre del Matador. Poco prima noi ci mangiamo un'occasione colossale davanti alla porta con De Rossi prima e Bradley poi. E lì capisci che non c'é niente da fare stasera. La partita é stregata.


   O forse no. Entra Osvaldo per un più che impreciso Destro e poco dopo arriva il 3-1. Proprio del nostro numero 9. La Roma non é mai sparita dal campo, c'é sempre stata. Si può fare...invece no. Tagliavento interviene con un rosso risibile a Pjanic per doppia ammonizione. Il fallo c'é ma é veniale. Se é da secondo giallo quello, allora Campagnaro e soprattutto Berhami dovevano essere mandati sotto la doccia dal primo tempo. La Roma comunque prova, insiste, ha ancora un occasione o due. Ma niente. Un ottimo Napoli, uno strepitoso De Sanctis ed il gol finale di Maggio spengono le luci sulle speranze dei giallorossi.


   Mi é sembrata la riedizione del Napoli-Roma dell'anno scorso, purtroppo a ruoli invertiti. In quella partita chiuque poteva vincere o perdere, oppure si poteva pareggiare con risultati più che rotondi. Ma noi mettevamo ogni palla in rete e loro non segnavano nemmeno davanti la porta. Peccato. Perché l'occasione era ghiotta. Perché si poteva fare. Il Napoli, la vera seconda forza del campionato, con buona pace dei biancocelesti che enza quel rigore regalato avrebbero a malapena pareggiato in casa con un Cagliari squassato da polemiche e problemi economici, non ci ha messo sotto. A casa loro abbiamo giocato noi, ma il loro pressing, la loro organizzazione difensiva, i loro giocatori veloci e capaci in stato di grazia ed il campo pessimo hanno avuto la meglio. Non hanno rubato nulla, ma per il risultato devono accendere più d'un cero a S. Gennaro.


   Riguardo ai nostri c'é poco da dire. Peccato per quello sbandamento dopo soli 4 minuti che ha segnato la partita, permettendo al Napoli di giocare come più gli aggrada, ossia senza dover fare la partita, e costringendo noi a dover rincorrere e alla lunga a scoprirci. Sfortuna, imprecisione, errori: quando la serata va così c'é poco da fare per chiunque. Un ragionamento lo riservo solo per Goicoechea. Il ragazzo ha talento. E' reattivo, agile, con un ottimo tempo d'inrevento sulle uscite basse e molto giovane. E' un gatto abile anche coi piedi. Ma non ancora un portiere vero tecnicamente parlando. Se si guarda all'altrettanto giovane e molto più bombardato Perin, si vede la differenza. La Roma deve investire sul nostro numero uno, ma cercando di farlo crescere tecnicamente, così come il defunto allenatore dei portieri del Pescara ha fatto col suddetto Perin. Guardate il secondo ed il terzo gol di Cavani per capire. Sul 2-0 é già in volo vers il palo destro, mentre rimanendo di più in piedi avrebbe potuto far qualcosa. Sul terzo gol del Napoli invece prima fa un passo avanti e poi uno indietro e Cavani, come la solito, anticipa il colpo di testa sul primo palo e lo trafigge sotto alle gambe. Non abbiamo perso per causa sua, ma proprio perché si é scelto di puntarci ed un certo talento c'é, allora bisogna colmare queste lacune.


Led     

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